Seminario “Il cuore” sugli audiovisivi – Cronaca – Il Piccolo
Sembrava tutto finito nel 1920, ora risorge il Narodni Dom – Tempo Libero – Il Piccolo
La storia di uno dei centri vitali della comunità slovena e triestina ricordata in una mostra permanente alla Scuola interpreti
Sorgente: Sembrava tutto finito nel 1920, ora risorge il Narodni Dom – Tempo Libero – Il Piccolo
A scuola di cinema con Cesare Bastelli – Cronaca – Il Piccolo
Concerti al Castello 2016
Anche quest’anno l’Associazione culturale Arte e Musica di Trieste conferma il tradizionale appuntamento “Concerti al Castello” con il contributo della Fondazione Kathleen Foreman Casali.
Un appuntamento costante che abbina la grande musica da camera con gli splendidi scenari di Palazzo Lantieri a Gorizia, del Castello di Miramare a Trieste e del Castello di Udine.
Maggiori informazioni su: www.associazionearteemusica.it
Poesia al Castello di Duino
Dodicesima edizione del Concorso internazionale di poesia e teatro Castello di Duino, con il sostegno della Fondazione Kathleen Foreman Casali.
La Festa della poesia e della letteratura, dal 15 al 20 marzo tra Trieste e Duino, trasformerà Trieste in un grande laboratorio letterario, in cui si esploreranno e si conosceranno reciprocamente giovani di tutto il mondo che hanno inviato versi e componimenti teatrali.
Per approfondimenti: castellodiduinopoesia.org
IL TETTO DELLA SOLIDARIETÀ per Comunità di Sant’Egidio
di Giuseppe Palladini da: IL PICCOLO 03/01/2016 Gli appelli delle ultime settimane a favore della Comunità di Sant’Egidio, che deve rifare il tetto del centro di solidarietà di via Romagna, stanno dando i primi frutti. Prima di Natale la somma raccolta con l’iniziativa “Diamo un tetto alla solidarietà” aveva superato i 20mila euro. In pochi giorni, il totale ha registrato poi un balzo importante, raggiungendo la cifra di 25.500 euro. Si è dunque a un terzo della somma necessaria (76mila euro) per realizzare l’intero intervento. In questi giorni somme consistenti sono giunte in particolare dalla Fondazione Alberto e Kathleen Casali (10mila euro) e da Autovie Venete (5mila euro), ma sono tanti i privati, anche “sconosciuti” alla Comunità, che hanno risposto all’appello con importi di varia entità. Si stanno muovendo anche le società partecipate del Comune, sollecitate di recente dal sindaco Cosolini a dare il loro aiuto. Trieste Trasporti, dopo aver contribuito al pranzo di Natale che la Comunità ha organizzato alla Stazione Marittima per 352 persone (volontari esclusi), ha annunciato un sostegno finanziario anche per il rifacimento del tetto. Anche le altre partecipate, AcegasApsAmga e Esatto, hanno preannunciato di voler sostenere l’iniziativa, aiuto che però si materializzerà prossimamente essendo necessaria una deliberazione dei rispettivi organi decisionali. In arrivo, nel frattempo, altri fondi. Il primo da parte del Lions Club Trieste Host, che ha deciso di devolvere alla Comunità di Sant’Egidio il ricavato dello spettacolo che ha organizzato, come accade ormai da nove anni, al Teatro Bobbio, la sera del 31 dicembre scorso, per dare il benvenuto al nuovo anno. Un’occasione, dunque, utile anche a fare beneficenza trascorrendo alcune ore tra buona musica e performance di attori professionisti. Martedì 5 gennaio un’altra manifestazione – il tradizionale spettacolo “Buon anno Trieste”, organizzato al Rossetti dalla Confcommercio – sarà l’occasione per raccogliere ulteriori fondi. Anche in questo caso il ricavato della 35a edizione dell’iniziativa, in cui saranno assegnate le Rose d’argento e di cristallo, andrà interamente alla Comunità di Sant’Egidio. Il presidente della Comunità, Paolo Parisini, è chiaramente soddisfatto per il sostegno ricevuto e abbozza già un programma dei lavori, che inizieranno l’11 gennaio. «Il primo lotto – spiega – è quello di emergenza. Con una spesa di 11mila euro, entro gennaio si rifarà la parte del tetto lesionata e puntellata. Speriamo – prosegue – che arrivino altri contributi importanti, così da poter iniziare subito il secondo lotto (il rifacimento del resto del tetto e delle facciate, anch’esse in degrado, ndr) senza dover smontare le impalcature». Per chi volesse contribuire (le donazioni sono deducibili dai redditi), questi i dati da indicare nel bonifico bancario: “Diamo un tetto alla solidarietà”, Unicredit, filiale via Cassa di Risparmio 10, IBAN: IT 39 G 02008 02230 000104049523
IL MUSEO DELLA RISIERA DÀ NUOVA VOCE ALLE VITTIME
IL MUSEO DELLA RISIERA DÀ NUOVA VOCE ALLE VITTIME (articolo da: IL PICCOLO 01/02/2016) di Benedetta Moro
«Basta mezz’ora e si può comprendere bene cos’è stato questo luogo». Le voci dei visitatori, accorsi in tanti ieri mattina alla Risiera di San Sabba per assistere all’inaugurazione del nuovo allestimento della sala del museo, costato oltre centomila euro, indicano che l’obiettivo è stato raggiunto. A quarant’anni dal primo intervento si è ridata una voce in più e in chiave più moderna a oggetti, documenti, opere d’arte e testi che continuano a raccontare la storia di questo luogo. Austero, con luci soffuse, lo spazio dedicato è rimasto lo stesso, ma è stata ampliato il contenuto, esplicato per la maggior parte da didascalie in italiano, sloveno e inglese, grazie a un allestimento che spazia dalle origini della struttura al processo del ’76, con mezzi multimediali che riportano diverse testimonianze di donne e uomini passati per la Risiera tra il ’43 e ’45. Un’importante novità, che ha coinvolto anche gli studenti dell’istituto Max Fabiani, si ritrova nel plastico del comprensorio della Risiera, che la raffigura nel momento della sua massima estensione topografica. Nella sala delle commemorazioni, dove è presente ancora per poco il percorso fotografico-documentario della mostra storica, adiacente alla sala ristrutturata, a presentare ieri per primo il progetto l’assessore alla Cultura del Comune di Trieste, Paolo Tassinari, che ha sottolineato i compiti principali del museo ovvero «conservare la memoria per restituire la storia». «Tale progetto – ha continuato Tassinari – trae spunto dal bando della presidenza del Consiglio dei ministri in occasione del settantennale della Liberazione e ha beneficiato del sostegno della Fondazione benefica Kathleen Foreman Casali e di molte associazioni, tra cui l’Associazione italiana ex deportati Trieste, quella nazionale partigiani d’Italia di Trieste, il Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano, la Comunità ebraica di Trieste, l’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione del Fvg, senza dimenticare la collaborazione della Biblioteca nazionale slovena e dell’Università di Trieste». «Mancava una mostra storico-permanete che raccontasse la vicenda della Risiera» ha detto subito Francesco Fait, autore del progetto scientifico, il quale ha lavorato per un allestimento che definisce «una sintesi efficace tra comunicazione in forma tradizionale e comunicazione che utilizza le nuove tecnologie. La metà dei visitatori di ogni anno, e il 2015 ha fatto registrare 112 mila visitatori, non è accompagnata da una guida, ciò significa che la comunicazione della storia del luogo era fin qui difficile». A sottolineare un aspetto importante l’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti: «Le amministrazioni hanno una responsabilità nel rispetto di questi luoghi, soprattutto nella consapevolezza che essi devono restare nel tempo la fotografia reale di quello che è successo, non sempre facile da sviluppare, e qui è stato svolto un lavoro giusto». Anche la presidente della Provincia Maria Teresa Poropat ha voluto ribadire «il dovere civico, etico e morale che noi abbiamo nel consegnare la storia del nostro territorio ai giovani», mentre il sindaco di Trieste Roberto Cosolini ha speso lunghe parole per dire che «era necessario un percorso a tutto campo che valorizzi luoghi, culture, storie» e che «questo luogo è sì storia ma è anche un segnale di drammatica attualità», e ancora che «i rischi di dissoluzione del più importante strumento di risoluzione del dopoguerra, cioè l’Unione europea, ci dicono che non siamo fuori dalla storia». All’unisono il ringraziamento da parte di tutte le istituzioni a Maria Masau Dan e a Bianca Cuderi, rispettivamente la ex e l’attuale direttrice dei Civici musei che si sono occupate della conduzione del progetto scientifico sostenuto da un comitato, mentre il progetto di allestimento è dell’architetto Corrado Pagliaro e quello grafico di Roberto Duse.
Rendiconto attività 2015
La Fondazione Alberto e Kathleen Casali nel corso del 2015 ha accolto 2.043 domande.
Sono stati erogati 2.013 sussidi ordinari con la spesa di € 307.741,92 nonché 9 contributi per interventi speciali nei confronti di privati in particolari condizioni di disagio o istituzioni assistenziali diverse per € 22.250,00. In complesso, le erogazioni assistenziali sono ammontate ad € 329.991,92.
Nel 2015 Il Comitato di Beneficenza della Fondazione Kathleen Foreman Casali ha accolto 60 richieste di contributi su 73 pervenute.
Sono stati erogati 228.000 € per la cultura (51 interventi), 28.000 € per la scienza (3 interventi) , e 39.200 (6 interventi) per un totale di 295.200 €.